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venerdì 8 giugno 2012

"L'inferno è una ragazza adolescente".



Mettiamola così: se il genere horror stuprasse la chick flick; se questa violenza portasse a una gravidanza; se la chick flick fumasse crack per l’intera gestazione, ciò che alla fine vedrebbe la luce sarebbe “Jennifer’s body”. 102 minuti di schizofrenico mash-up tra satanismo, doppie punte, corpi seviziati e jeans a vita bassa. Il tutto firmato da Diablo Cody. 
Ma dimenticatevi il buonismo indie che grondava da ogni scena di “Juno”.  I teenager di “Jennifer’s body” soffrono e fanno soffrire, si odiano anche quando si amano e soprattutto si ammazzano senza farsi tanti problemi. E poi al posto della faccetta irritante di Ellen Page ci sono le tette di Megan Fox, vogliamo mettere.
Insomma, posso dirlo? Diciamolo: questo film è un piccolo capolavoro di ironia noir. Ma vediamo perché.
1) Il titolo, signori. Citazione musicale di alto livello, pressoché gratuita. Viene da chiedersi se sia nato prima il titolo o la sceneggiatura, ma ci interessa? No. E sul finale naturalmente arrivano le Hole. Avete mai assistito a una carneficina sulle note di “Violet”? E’ un’esperienza catartica, vi assicuro.
2) L’evento scatenante. Ovvero: dato un gruppetto di liceali di provincia, con tutti i loro scazzi, invidie e gelosie, cosa interviene a distinguere questo film da una qualsiasi puntata di Dawson’s Creek? Un sacrificio umano. Un sacrificio umano a Satana. Un sacrificio umano a Satana, per mano di una band indie in cerca di fama. E potremmo concludere qui. Memorabile la scena in cui Adam Brody sprona alla violenza gli altri membri della band a suon di “Vuoi restare uno sfigato in eterno, o vuoi diventare ricco e famoso come quelli dei Maroon 5?”.
E infatti li convince: Jennifer-Megan viene pugnalata a morte, salvo risorgere subito dopo e insomma poi i dettagli scopriteli da soli.
3) Potrei riassumere quest’ultimo punto in “La scena lesbo tra Megan Fox e Amanda Seyfried”, ma sarebbe un po’ riduttivo. È proprio nel rapporto tra le due protagoniste che questo film fa bella mostra di tutta la sua chick flicktudine. La bella e la bruttina, amiche e rivali da sempre: naturalmente alla fine emergerà che è proprio la bomba sexy la più fragile e infelice. E d’altra parte, vorrei vedere: è lei che si becca il pugnale in petto, eh.
Per finire, una postilla: fin qui abbiamo scherzato, ma c’è anche una motivazione seria per guardare e riguardare questo film. E probabilmente la troverete segnalata anche nel Mereghetti: Adam Brody in versione rockstar maledetta è proprio un figo pazzesco.

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