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giovedì 14 marzo 2013

Era meglio il pezzo delle Spice. Mama.

Farsi la manicure, coccolare il gatto, fissare i muratori fuori dalla finestra: per esperienza personale, sono solo alcune delle attività che potreste intraprendere durante la visione di "Mama" - premurosamente tradotto in Italia con "La Madre". Un horror avvincente, non c'è che dire.

Mi ricordo che una volta, quand'ero molto piccola, i miei genitori ricevettero un invito a una specie di evento dedicato ai bambini. Non chiedetemi i dettagli: parliamo di un'epoca in cui la pedofilia era ancora ben nascosta in canonica e non sbandierata sui quotidiani. Quindi i miei abboccarono come fessi e mi ci portarono davvero. Fatto sta che una volta arrivati all'happening non trovammo né clown né preti vogliosi. Ma soltanto dei tizi che, in cambio di un palloncino, volevano convincerci a comprare delle enciclopedie.
Ecco, dopo aver guardato Mama, provo esattamente la stessa sensazione che mi assalì in quel lontano pomeriggio. Una sensazione riassumibile così:


Per carità, mea culpa: dopo vent'anni passati a guardare horror, da Profondo Rosso a La sposa di Chucky, dovrei ormai aver imparato a non farmi abbindolare.
E invece, no. Anche stavolta, la mente più brillante dietro Mama si rivela essere colui che ha curato il montaggio del trailer. A quest'uomo vorrei proprio stringere la mano e consigliare di entrare in politica. Naturalmente dopo avergli rigato la macchina, ammazzato il cane e lasciato delle feci davanti casa.

Ma entriamo nel vivo di questo adrenalinico film!

Dal trailer, si era già appreso che: uomo in bancarotta uccide la moglie, rapisce le figlie portandole in un bosco, fa per uccidere anche loro ma una forza misteriosa glielo impedisce e lo elimina. Stacco. Dopo sei anni le due bambine vengono ritrovate dallo zio: sono ridotte allo stato brado, non si capisce come siano sopravvissute per tutto quel tempo da sole. La cosa è molto sospetta, tuttavia lo zio non indaga e decide di adottarle. E iniziano subito le magagne: una presenza malefica sembra proteggere e bambine e minacciare tutti gli altri. Notate bene che tutto questo ce lo racconta già il trailer. Notate bene anche che il titolo del film è "La Madre".

Sostanzialmente quindi il passo avanti, se proprio decidete di vedere questo film, sarà scoprire di chi è questa Madre. E quindi vai di assistente sociale ficcanaso, disegni infantili inquietanti e armadi misteriosamente socchiusi.
Insomma la faccenda si trascina in modo così scontato e lento che, quando finalmente viene fuori l'identità dell'essere, voi probabilmente starete riempiendo Instagram di foto di piedi e mozziconi di sigarette.
Per la noia, si capisce. Mica perché siete dei poser da quattro soldi.

Per concludere, una menzione d'onore spetta agli effetti speciali. Voglio dire, vi siete fracassati le palle per un'ora e mezza ma hey, quando alla fine si vede il fantasma cattivo, pelle d'oca:


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