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giovedì 11 aprile 2013

Una tortura: dentro e davanti lo schermo. Gut.

Thriller, splatter, snuff, horror sci-fi, e potrei continuare ancora: ciò che mia nonna definisce "Film dell'orrore", racchiude in realtà una miriade di sotto-generi diversissimi tra loro.
E pensate che soddisfazione, per un regista, poter addirittura inaugurare una di queste micro-categorie. Per cui, stringiamo una mano virtuale a Elias: perché con il suo "Gut" ha  ufficialmente creato un genere horror nuovo di zecca: la Meta-tortura.

Peccato che alla domanda "Ne avevamo davvero bisogno?", il pubblico risponderebbe "Ma col cazzo!".
Il motivo è presto detto, basta dare uno sguardo a ciò che intendiamo con "Meta-tortura": horror che mira a ricreare nello spettatore la stessa sofferenza mostrata sullo schermo. Esempio: mentre i protagonisti del film muoiono dissanguati per mezzo di strumenti chirurgici, lo spettatore muore di noia per mezzo di un montaggio che persino Terrence Malick definirebbe "lento da far schifo".
Gli ultimi venti minuti li ho guadati skippando una scena su tre, e ciò nonostante ho invocato i titoli di coda come una vittima stremata invoca il colpo mortale. Per dire.

Ogni lunghissimo minuto di "Gut" evoca l'immagine di Elias che sogna recensioni alla "Most disturbing movie of the year!".
E qualche recensione del genere l'ha anche ottenuta, per cui occhi aperti: non cascateci. Se davvero siete gente di ferro e volete mettere alla prova stomaco e psiche, guardatevi questo o questo. Magari chiederete una seduta extra al vostro analista, ma ne sarà valsa la pena.

Ma torniamo a "Gut". Se proprio dobbiamo. In una delle poche review positive leggiamo: "Gut is the quietest, most introspective film about snuff films you will ever see". Ecco. Come dire "Il porno più morigerato di fronte a cui vi masturberete quest'anno".
La morale del film sembra essere: diffidate della routine, vi trasformerà in sadici voyeur prima e torturatori poi. Tom e Dan sono superamici e colleghi, solo che tra famiglia e lavoro si annoiano parecchio (si, qui la noia è proprio il laitmotive di tutto). Un giorno uno dei due riceve uno strano dvd per posta: si tratta di uno snuff, che mostra una donna squartata in diretta. Il tipo pensa bene di condividere la visione con l'amichetto, e di colpo entrambi si ritrovano ossessionati dal filmato ecc. ecc. Non faccio spoiler per educazione, ma fidatevi: dopo mezzora avete già capito come finisce la faccenda.
Di base, con voi che chiedete indietro i soldi del biglietto.


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